Rio 2016: vigilia senza tregua, l’inquinamento nella Baia resta altissimo
Gli organizzatori rassicurano sul fatto che le gare di vela e nuoto si svolgeranno in zone non contaminate, ma resta difficile credere che l'inquinamento resti fermo in un punto della Baia e lasci pulito il resto
Gli organizzatori rassicurano sul fatto che le gare di vela e nuoto si svolgeranno in zone non contaminate, ma resta difficile credere che l'inquinamento resti fermo in un punto della Baia e lasci pulito il resto
Non trova serenità questa vigilia dei giochi olimpici di Rio 2016 e ancora una volta sono gli sport acquatici che si svolgeranno in mare a lanciare un forte campanello d’allarme. Quello dell’inquinamento delle acqua della Baia di Guanabara è un argomento vecchio, già ampiamente noto al comitato olimpico da anni. A fronte dell’evidente problema il Governo brasiliano si era assunto l’impegno a stanziare 4 miliardi di dollari per bonificare le acque ma di questa cifra ne è stata stanziata solo una piccola parte, appena 170milioni.
Il Brasile affronta una grave e profonda crisi economica, che inevitabilmente ha messo in crisi negli ultimi messi l’organizzazione delle olimpiadi e i lavori alle infrastrutture, a conferma che per un paese economicamente non sano l’Olimpiade rischia di trasformarsi da opportunità a baratro finanziario.
Il problema adesso è quello della salute degli atleti. Secondo quanto dichiarato dal medico Daniel Becker sul New York Times “Gli atleti gareggeranno in un mare di escrementi umani“, non è certo questo il sogno olimpico che gli sportivi coltivano fin da bambini. La questione interessa soprattutto i velisti e i nuotatori, che saranno a diretto contatto con le acque della Baia.
Gli organizzatori rassicurano sul fatto che le gare di vela e nuoto si svolgeranno in zone non contaminate, ma resta difficile credere che l’inquinamento resti fermo in un punto della Baia e lasci pulito il resto.
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità, Daily Nautica
Che vergogna, ma non solo per i Giochi, ma per il mondo intero che stiamo trasformando in una latrina. Siamo troppi? O forse siamo solo troppo incivili… Spiace per gli Atleti, ma spiace ancor più per il genere umano.