Soldini e il suo team si preparano per la Middle Sea Race dopo il secondo giro del mondo. La nostra intervista al grande navigatore
Con il trimarano Maserati Multi 70 hanno percorso 4000 miglia in 13 giorni. Giovanni Soldini racconta a Liguria Nautica il periodo del lockdown e i progetti futuri
Con il trimarano Maserati Multi 70 hanno percorso 4000 miglia in 13 giorni. Giovanni Soldini racconta a Liguria Nautica il periodo del lockdown e i progetti futuri
Si è concluso alla Spezia il secondo giro del mondo di Maserati Multi 70. Giovanni Soldini e il suo team, dopo essere partiti da Pointe-à-Pitre, in Guadalupa, hanno percorso 4000 miglia in 13 giorni per giungere nella città ligure. Ora il trimarano sarà ormeggiato a Porto Mirabello fino a settembre per godersi qualche settimana di meritato riposo.
“Sono stati due anni molto intensi – ha raccontato il famoso navigatore a Liguria Nautica – abbiamo compiuto questo secondo giro del mondo con la barca praticamente sempre in assetto volante e questo ci è servito tantissimo per capire tante cose e cercare di rendere sempre più affidabili ed efficienti i vari sistemi di foil, flap e timoni. Se si farà – spiega Soldini – parteciperemo sicuramente alla Middle Sea Race e poi abbiamo in programma di portare il trimarano in cantiere per alcune modifiche”.
In Guadalupa il team Maserati era approdato per alcuni lavori di refitting dopo le ultime regate di gennaio e febbraio. Dopo aver partecipato alla transoceanica Cape2Rio, tagliando il traguardo in seconda posizione dietro il multiscafo francese LoveWater e toccando punte di velocità di 38 nodi, Soldini e il suo team hanno infatti preso parte alla RORC Caribbean 600, classificandosi terzi dietro l’inglese PowerPlay di Peter Cunningham e all’americano Argo di Jason Carroll.
“Il lockdown – ricorda il navigatore – ci ha sorpreso alla fine del giro del mondo. Eravamo ai Caraibi, dovevamo fare un cantiere a Guadalupa, abbiamo tirato fuori la barca e poi Macron ha chiuso tutto e siamo rientrati in Italia”. Il lockdown Soldini l’ha trascorso in Liguria, a casa, assieme alla famiglia.
“Riprendere a navigare – rivela – è stato abbastanza strano: siamo partiti i primi di giugno con il ‘deserto dei tartari’ attorno. Ci abbiamo messo tre giorni per arrivare in Guadalupa. Poi c’è stato il problema della quarantena al nostro arrivo e quello della barca, che era a terra smontata e avevamo bisogno di un po’ di tempo per assemblarla. Quando siamo partiti – sottolinea – è stata una liberazione, ma poi, quando sei in mare, queste cose te le dimentichi”.
Ad ottobre il Maserati Multi 70 passerà alcuni mesi in cantiere per effettuare delle modifiche che sono un po’ il frutto di questi due giri del mondo. L’obiettivo è quello di migliorare le performance del trimarano sia dal punto di vista aerodinamico, sia idrodinamico.
“Dalla fine di ottobre a gennaio – annuncia Soldini a Liguria Nautica – faremo questi lavori che sono in programma già da un po’, con cui cercheremo di migliorare ancora di più le performance della barca. In questo siamo stati anche molto supportati dal Maserati Innovation Lab, un centro di ingegneri che progetta automobili ma che ci ha dato una grossa mano per cercare di risolvere alcuni aspetti del trimarano”.
Di avventure il Maserati Multi 70 ne ha affrontate tante in questo ultimo giro del mondo. Alla domanda su quali siano state le competizioni più belle, Giovanni Soldini risponde sorridendo: “Quelle che abbiamo vinto naturalmente!”. Ora il grande navigatore è in attesa di competere nella Rolex Middle Sea Race di ottobre e poi il multiscafo andrà subito in cantiere per un refit upgrade. Nel 2021 lo vedremo quindi ancora più performante.
Maria Cristina Sabatini
Argomenti: Giovanni Soldini