The Ocean Race: 11th Hour Racing Team vince a Newport la quarta tappa
Con l’arrivo in prima posizione di 11th Hour Racing Team a Newport, negli Stati Uniti, si conclude la quarta tappa di The Ocean Race e, dopo oltre quattro mesi, la flotta torna nell’emisfero nord
Con l’arrivo in prima posizione di 11th Hour Racing Team a Newport, negli Stati Uniti, si conclude la quarta tappa di The Ocean Race e, dopo oltre quattro mesi, la flotta torna nell’emisfero nord
L’unico team americano in gara alla The Ocean Race, 11th Hour Racing Team, ha fatto gli onori di casa arrivando per primo a Newport il 10 maggio alle 18:41:41 UTC, dopo 17 giorni di regata e un serratissimo testa a testa finale con Team Malizia, vincitore della tappa precedente.
Nelle ultime 80 miglia, infatti, le due barche si sono impegnate in un tattico avvicinamento al porto di arrivo con venti leggerissimi, una condizione per alcuni snervante dopo oltre 16 giorni di mare. Biotherm, terza e ultima barca rimasta in gara, ha completato il podio.
Meteo difficile e due disalberamenti alla Ocean Race
La quarta tappa è stata impegnativa sotto molto punti di vista, a partire dalle condizioni meteo trovate in mare e il loro scostamento, in alcuni casi, dai modelli previsti. Dopo i primi giorni di venti leggeri, gli equipaggi hanno infatti ingaggiato una battaglia, soprattutto psicologica, per il passaggio dei doldrums.
Questa zona meteorologica molto instabile, anche nota come zona di convergenza intertropicale (ITCZ in inglese), è caratterizzata infatti da venti variabili e difficili da prevedere. Gli equipaggi della The Ocean Race sono quindi passati da giorni di bonacce esasperanti, a notti con venti inattesi a oltre 50 nodi.
Questa quarta tappa è da ricordare anche per il disalberamento di ben due dei cinque scafi in gara, uno dei problemi peggiori che le barche si possano ritrovare a gestire in mare.
Quattro giorni dopo la partenza, è stato il turno del leader in classifica, Team Holcim – PRB, guidato da Kevin Escoffier, a causa di un guasto meccanico. L’equipaggio non ha subito danni ed ha potuto mettere in sicurezza la barca prima di fare rotta verso Rio, da dove è iniziata una corsa contro il tempo per poter riparare il danno in tempo per poter riprendere la regata.
GUYOT environnement – Team Europe ha invece disalberato a pochi giorni dall’arrivo, durante la tempesta che la flotta ha attraversato la notte dell’8 maggio. Anche per il team guidato dallo skipper Benjamin Dutreux il primo pensiero è stato di riparare in un porto sicuro per fare l’analisi dei danni e capire se e come rientrare in gara per le prossime tappe.
Genova sempre più vicina
Il 21 maggio la The Ocean Race lascerà gli Stati Uniti per la quinta tappa di 3500 miglia alla volta del Vecchio Continente, il cui arrivo ad Aarhus in Danimarca inaugurerà la “parte europea” della regata, che si concluderà a Genova a fine giugno con il Grand Finale.
Argomenti: Daily Nautica, Genova, vela