Transat Cafè l’Or: Francesca Clapcich e Will Harris chiudono secondi a bordo di 11th Hour Racing
La navigatrice triestina è arrivata in Martinica in seconda posizione nella sua prima regata da skipper dell’IMOCA 11th Hour Racing
La navigatrice triestina è arrivata in Martinica in seconda posizione nella sua prima regata da skipper dell’IMOCA 11th Hour Racing
Una partenza solida, i primi giorni a spingere tenendo duro nel cattivo tempo, ore ed ore a timonare e una strategia impeccabile per non uscire mai dal gruppo di testa dei diciotto IMOCA (quattro dei quali portati da skipper donne) impegnati nella Transat Café l’Or, partita il 26 ottobre da Le Havre (Francia). Ecco gli ingredienti del bellissimo e sudatissimo secondo posto conquistato da Francesca “Frankie” Clapcich in doppio con Will Harris a bordo di 11th Hours Racing, ex Malizia Seaexplorer, dopo 12 giorni, 1 ora e 32 minuti di regata. Un argento per niente scontato ma neppure una sorpresa, conoscendo l’impressionante CV della navigatrice triestina. Certamente un risultato che dà grande soddisfazione e funge da conferma importante: (anche) al comando di una barca sua, Francesca vince.
Daily Nautica ha ricevuto una dichiarazione di Francesca appena arrivata sul pontile: “Una regata eccezionale dall’inizio alla fine! Siamo partiti del canale della Manica belli gasati, con l’obiettivo di rimanere nel gruppo dei primi 6-7, ma non ci saremmo aspettati un risultato così, secondi dietro Charal… un risultato eccezionale. Abbiamo spinto sempre al massimo, navigando un pò alla Figaro, timonando praticamente tutto il giorno e mettendo l’autopilota di notte. E’ stata durissima, ma il lavoro ha pagato“.
Le ultime 24 ore di regata hanno infatti deciso i giochi in classe IMOCA, con scarti minimi fra la seconda, la terza e la quarta barca, che hanno reso le ultime ore dell’arrivo in Martinica molto emozionanti. Se le 100 miglia di “cuscinetto” scavate da Charal di Jérémie Beyou e Morgan Lagravière hanno infatti garantito al duo francese di arrivare davanti a tutti a Fort de France, cinque ore prima di 11th Hour Racing, senza sentire troppo il fiato sul collo, quest’ultimo e Macif Santé Prevoyance hanno rinviato il riposo a dopo l’arrivo, raggruppati com’erano in una quarantina di miglia a meno di 600 miglia dalla Martinica. Da lì in poi Francesca Clapcich e Will Harris sono riusciti ad azzeccare tutte le strambate necessarie a garantirsi l’argento.
E’ il miglior risultato mai realizzato da una navigatrice italiana in una regata transatlantica e solo Ellen MacArthur nel 2001 aveva vinto un altro argento alla (allora) Transat Jacques Vabre. “Non lo sapevo!“, ride stupita Francesca, aggiungendo: “è un grande onore sicuramente, anche se non faccio mai le regate per battere i record (è stata anche la prima donna italiana a vincere la The Ocean Race con 11th Hour Racing, n.d.r.), ma perché mi diverto. Mi piace spingere al massimo la barca e me stessa, poi se i risultati arrivano, ovviamente meglio!. E, come sempre, Francesca conclude con un pensiero molto altruista: “C’è tantissimo talento in Italia, ragazze fortissime, come Cecilia Zorzi attualmente impegnata nella Mini Transat e il talento va coltivato. Penso che nei prossimi anni ci sarà un bel vivaio di donne nella vela oceanica.”
Sam Goodchild e Lois Berrehar hanno invece conquistato il terzo posto, mentre Ambrogio Beccaria, l’altro italiano dell’onda oceanica nostrana impegnato in classe IMOCA a bordo di Allagrande Mapei Racing, mentre scriviamo si appresta a tagliare il traguardo in quarta posizione.
In classe ULTIM, quella dei maxi-trimarani che per primi sono giunti ai Caraibi, hanno vinto Tom Laperche insieme a Franck Canmas a bordo di SVZ Lazartigue, con solo quattro ore di vantaggio da Sodebo Ultim 3 di Thomas Coville. Fra i trimarani OCEAN FIFTY, invece, il podio si è deciso in meno di trenta minuti: Viabilis Océans di Baptiste Hulin e Thomas Rouxel primo, seguito una quindicina di minuti dopo da Wewise di Pierre Quiroga e Gaston Morvan e da Le Rire Medecin Lamotte di Luke Berry e Antoine Joubert. Il resto degli italiani impegnati nella Transat Cafè l’Or è ancora in mare mentre scriviamo: i Class 40, infatti, hanno ancora più di 2.000 miglia e un oceano davanti a loro, prima di poter godersi un po’ il calore novembrino dei Caraibi.
