17 novembre 2023

Transat Jacques Vabre: Beccaria e Bona al comando della flotta Class 40

17 novembre 2023

A meno di 1.400 miglia dall’arrivo in Martinica, Ambrogio Beccaria (Alla Grande Pirelli) e Alberto Bona (Ibsa) guidano la flotta dei Class 40, con Fornaro 18esimo. Giancarlo Pedote (Prysmian Group) 11esimo fra gli IMOCA

Transat Jacques Vabre: Beccaria e Bona al comando della flotta Class 40

A meno di 1.400 miglia dall’arrivo in Martinica, Ambrogio Beccaria (Alla Grande Pirelli) e Alberto Bona (Ibsa) guidano la flotta dei Class 40, con Fornaro 18esimo. Giancarlo Pedote (Prysmian Group) 11esimo fra gli IMOCA

5 minuti di lettura

Aggiornare il tracking della Transat Jacques Vabre sta diventando un’operazione delicata, perché la Martinica è sempre più vicina e ormai le scelte tattiche principali per raggiungerla sono state compiute, anche se l’ultimissima parte di avvicinamento all’isola è un momento che in moltissime regate ha sparigliato le carte in tavola, soprattutto quando i distacchi tra le barche sono minimi. La settimana scorsa guardavamo gli IMOCA, i Class 40 e gli Ocean Fifty approcciarsi al waypoint di Porto Santo, vicino a Madeira, un punto critico per decidere la tattica da seguire per agganciare gli alisei, i venti portanti che soffiano verso i Caraibi. Ora ecco un nuovo aggiornamento di questa appassionante Transat Jacques Vabre, classe per classe.

ULTIM

I cinque “giganti” di questa classe sono ormai tutti in porto, con il primo, “Maxi Banque Populaire IX, che ha vinto arrivando a Fort-de-France il 12 novembre, dopo 14 giorni, 10 ore e 14 minuti in mare. Una regata senza errori, quella di Armel Le Cléac’h e Sébastien Josse, che, una volta passata Madeira, hanno preso la testa della flotta e non l’hanno quasi più lasciata, tranne per un breve momento alla boa dell’isola dell’Ascensione, dove hanno ceduto il comando a “SVR Lazartigue” dell’altro favorito, François Gabart (con Tom Laperche), che alla fine ha concluso la regata secondo, con un distacco di circa cinque ore. Terzo “Maxi Edmond De Rothschild” di Charles Caudrelier e Erwan Israel, entrambi un po’ delusi del risultato. A completare la classifica, “Sodebo Ultim 3” di Thomas Coville e “Actual Ultim 3” di Anthony Marchand.

Ocean Fifty

Dei cinque partiti da Le Havre, solo tre Ocean Fifty sono rimasti in gara fino alla Martinica, con la vittoria di “Solidaires en Peloton” di Thibault Vauchel-Camus e Quentin Vlamynck, arrivati all’1 e 07 del 17 novembre. Il team francese, primo sin dalla partenza da Lorient, ha dettato il ritmo della regata ai suoi inseguitori ed ha vinto l’ultima “scommessa” di tenere una rotta più a sud durante le ultime miglia di avvicinamento alla Martinica, un’altra scelta rivelatasi vincente. A tagliare il traguardo per secondi sono stati Fabrice Cahierc e Aymeric Chappellier a bordo di “Realities”, mentre terzi sono arrivati Pierre Quiroga e Ronan Treussart su “Viabilis Océans”.

IMOCA

Riavvolgendo il tracking e osservando le traiettorie degli IMOCA, si nota bene la scissione della flotta preannunciata. All’altezza del Portogallo, un gruppo si è infatti  posizionato più a ovest, a nord della rotta ortodromica, mentre un altro gruppo è sceso molto a sud, alcuni anche superando la latitudine di Capo Verde, prima di rimettere la prua ad ovest. Ad oggi, 17 novembre, sembra che l’”opzione sud“, anche se molto più lunga, abbia premiato i più coraggiosi. I primi sei in classifica, infatti, sono tra questi, con “For People” di Thomas Ruyant e Morgan Lagraviére in testa, tallonati a meno di 30 miglia da un altro team tra i favoriti, “Paprec Arkéa” di Yoann Richomme e Yann Eliés.

Justine Mettraux e Julien Villion a bordo di “Teamwork.net”, invece, sono i leader fra i “nordisti” e le loro chances di aver azzeccato la rotta giusta sembravano molto alte, avendo guidato la flotta per giorni dopo il passaggio delle Canarie. Ma ormai, a circa 800 miglia dalla Martinica, i giochi sembrano essere decisi su quale scelta si sia rivelata vincente. L’unico italiano in questa classe, Giancarlo Pedote su “Prysmian Group”, in doppio con Gaston Morvan, è fra coloro che hanno scelto di posizionarsi a sud e oggi naviga in un’ottima 11esima posizione.

Class 40

E ora arriviamo alla classe che più sta facendo sognare gli italiani: il Class 40. Con tre barche italiane, due delle quali favorite per un risultato importante, la regata che sta conducendo questa flotta è quella per noi più appassionante. E i pronostici sembrano averci azzeccato: a guidare la classifica sono proprio Ambrogio Beccaria (Alla Grande Pirelli) e Alberto Bona (Ibsa). La loro è stata, finora, una regata al cardiopalma. Dopo il passaggio del waypoint di Porto Santo, il leader in classifica erano Achilles Nebout e Gildas Mahé a bordo di “Amarris”, che si erano tenuti più a ovest e quindi più vicini alla rotta ortodromica, facendo “scivolare” di qualche posizione gli italiani in gara. Bona e Beccaria, dal canto loro, hanno optato per una coraggiosa discesa a sud, slalomando tra le Canarie e tenendosi paralleli alla costa africana. Ore ed ore in cui ci si chiedeva se l’azzardo avrebbe pagato. Da lì in poi la flotta, che era abbastanza compatta, ha iniziato a sparpargliarsi sull’oceano, con i due italiani che cercavano di guadagnare verso ovest, strambata dopo strambata.

Dal 15 novembre i loro nomi si sono incollati ai primi due posti in classifica, posizione che ad oggi non stanno più mollando, disegnando una rotta quasi identica, con velocità quasi identiche e scarti irrisori, per una navigazione oceanica. Nessuno dei due molla niente, battagliando per il primo posto e cercando di tenere a bada gli inseguitori. Attualmente fra Beccaria e Bona ci sono meno di 10 miglia, mentre il terzo, “Café Joyeux” (Nicolas d’Estais e Léo Debiesse), è dietro di oltre 40 miglia. Andrea Fornaro (Influence 2), invece, ha scelto la rotta ovest, risalendo sopra l’ortodromica, e naviga attualmente in 18esima posizione. Con ancora oltre 1.300 miglia alla Martinica, la calma e il sangue freddo sono necessari, adesso più che mai.

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