Transat Québec Saint-Malo: Alberto Bona unico italiano ancora in gara
La transatlantica dal Canada alla Francia partita il 30 giugno si sta rivelando molto più lunga e dura delle previsioni. Bona unico italiano ancora in gara, Riva è naufragato e Beccaria si è ritirato.
La transatlantica dal Canada alla Francia partita il 30 giugno si sta rivelando molto più lunga e dura delle previsioni. Bona unico italiano ancora in gara, Riva è naufragato e Beccaria si è ritirato.
In mare va tutto bene finché non inizia ad andare tutto male. Dall’ultimo aggiornamento della regata transatlantica Transat Québec Saint-Malo, partita il 30 giugno dal Canada, sono due le notizie brutte.
Nella serata del 9 luglio veniva diramata l’informazione che poche ore prima Alberto Riva a bordo di Acrobatica, nuovissimo piano Guelfi costruito da Sangiorgio Marine e varato poco meno di un anno fa, è stato vittima di un incidente non specificato che ha causato il naufragio della barca e il salvataggio dell’equipaggio composto dal navigatore milanese, Tommaso Stella e Jean Marre, da parte una nave cargo battente bandiera liberiana. I tre velisti sono stati sbarcati sull’isola di Flores, alle Azzorre, l’11 luglio, sani e salvi.
La seconda brutta notizia riguarda un altro italiano, Ambrogio Beccaria, la cui AllaGrande Pirelli negli ultimi mesi ha vinto tantissimo: il 10 luglio ha annunciato il suo ritiro a causa di danni importanti alla barca. La falla scoperta a bordo ha fatto imbarcare oltre 200 litri d’acqua, costringendo l’equipaggio composto dal milanese, Julien Villon e Bastien Oger a fare una riparazione temporanea e fermarsi alle Azzorre per valutare i danni.
“Siamo riusciti – ha spiegato Beccaria – a fare una riparazione veloce, per evitare almeno che l’acqua continui a entrare, incollando una grossa placca di monolitico con Mapeflex e delle viti. Per ora ha funzionato, ma questo non risolve il problema strutturale. Abbiamo fatto navigazioni molto più intense di questa, tirando la barca sempre al limite ma effettivamente all’arrivo della The Transat abbiamo avuto dei problemi strutturali sulla prua e fatto una lunga manutenzione a Portland negli Stati Uniti, ma a quanto pare non è bastato”.
Il 10 luglio si è ritirato anche Alternative Sailing–Construction du Belon di Mathieu Jones, I’ll he ha messo anch’esso prua verso sud e l’accogliente arcipelago portoghese.
Ma, come sempre, ci sono anche belle notizie. Alberto Bona (Ibsa), che naviga insieme a Pablo Santurde del Arco e Luca Rosetti, è ancora in gara, battagliando da giorni per rimontare sul gruppo di testa (attualmente si trova in 7esima posizione), dopo aver recuperato più di 60 miglia dopo la decisione rischiosa di intraprendere una rotta a nord all’imboccatura dell’Atlantico, che non aveva pagato.
“Finalmente – ha raccontato Bona l’11 luglio in un videomessaggio – è tempo di pensare all’approccio alla costa, a come affronteremo le correnti. Abbiamo avuto giorni molto difficili, in cui la barca è stata davvero messa sotto pressione, ma adesso è uscito il sole e anche se siamo sempre di bolina non si sbatte più, possiamo controllare la barca e tirare un po’ il fiato”. Con il calo di vento previsto all’imbocco di Capo Finisterre, lo scenario è ancora apertissimo e le speranze alte.
Infine, proprio nelle ore più drammatiche per Acrobatica, Alexis Loison e Jules Ducelier a bordo di Pirouelle, hanno stabilito un nuovo record di percorrenza per i Class 40 sulle 24 ore: ben 440,2 per una velocità media di 18,34 nodi.
A detta di molti skipper in gara, questa Transat Québec Saint-Malo si sta rivelando una delle regate più difficili della carriera, con forti depressioni, modelli metereologici inattesi e decine di miglia in più da percorrere, che hanno costretto molti equipaggi ad iniziare a razionare il cibo a bordo, previsto inizialmente per 10-11 giorni di gara e che dovrà ora bastare per 15 o 16. Questi ultimi giorni saranno da seguire da vicino: comincia ora l’ultima parte della regata, dove tutto può ancora succedere.
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