06 giugno 2014

Vecchie glorie abbandonate: il triste destino delgli scafi da Coppa America

06 giugno 2014

Dimenticate e abbandonate tra i detriti, è il triste destino di alcune delle barche che hanno fatto la storia della Coppa America, ma il problema non è solo italiano

Dimenticate e abbandonate tra i detriti, è il triste destino di alcune delle barche che hanno fatto la storia della Coppa America, ma il problema non è solo italiano

1 minuto di lettura

Poco tempo fa vi abbiamo raccontato l’abbandono di uno degli scafi di Luna Rossa in un terreno demaniale di Imperia, ma non si tratta della sola barca gloriosa del passato a cui è stata riservata la stessa fine.

 

Come hanno giustamente ricordato alcuni lettori ci sono anche i due +39 a Palermo, nei pressi della Marina di Villa Igea, in stato di totale abbandono. Ma veniamo a scoprire che non è solo un problema italiano quello dei vecchi Coppa America abbandonati.

 

 

 

In Spagna l’imbarcazione Desafio con la quale l’omonimo team partecipò all’edizione numero 32 dell’America’s Cup è stata abbandonata in un terreno tra rottami e immondizia. Fortuna migliore ha avuto invece la nostra Azzurra, la prima barca italiana a partecipare all’America’s Cup, che ha trovato posto a Porto Cervo e può essere apprezzata dagli appassionati nei pressi della sede dello Yacht Club Costa Smeralda.

 

Foto velaveneta

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3 commenti

  1. DOMENICO MARIA says:

    Nel porto di Napoli, di fronte al Maschio Angioino, presso le biglietterie/imbarchi per le isole, è esposto lo scafo di Mascalzone Latino

  2. Rolando Bocchini says:

    Sono d’accordo col Sig. Torchio, d’altra parte sono stati costruiti per quel tipo di competizione e/o giochino, non possono essere utilizzati per navigare/crociera/diporto etc. quindi o si espongono a futura memoria e si gettano via (senza stare a sciupare ulteriore denaro)….

  3. questi fatti dimostrano che nei team e nelle aziende coinvolte in queste regare ci sia SOLO interesse commerciale e/o di immagine, ma ben poco di passione per la vela…nemmeno i grandi magnati delle industrie coinvilte con budget a tanti zeri hanno la sensibilità di capire che conservare questi scafi in locations adeguate avrebbe ancora ritorni d’ immagine!!!
    tutto sommato, vergognoso