Vendée Globe 2024: il 10 novembre parte “l’Everest dei Mari”
Il 10 novembre partirà da Les Sables d’Olonne il Vendée Globe, giro del mondo in solitario a bordo degli IMOCA. Giancarlo Pedote su Prysmian unico italiano
Il 10 novembre partirà da Les Sables d’Olonne il Vendée Globe, giro del mondo in solitario a bordo degli IMOCA. Giancarlo Pedote su Prysmian unico italiano
La chiamano “l’Everest dei Mari”, anche se molti meno uomini e donne sono riusciti nell’impresa di terminare la Vendée Globe circumnavigando l’oceano in solitaria, senza scalo né assistenza, rispetto a coloro che sono arrivati in cima alla vetta più iconica del mondo. La decima edizione della regata partirà il 10 novembre da Les Sables d’Olonne (Francia) e i 40 velisti che hanno passato il severo percorso di qualifica riuscendo ad essere presenti al via, percorreranno le 24.300 miglia previste passando il Capo di Buona Speranza in Sud Africa e Capo Leeuwin in Australia, prima di attraversare il lungo Pacifico fino a Capo Horn in Sud America e risalire verso il porto di partenza.
La Vendée Globe, che spesso rappresenta per i velisti oceanici solitari il sogno di un’intera carriera, si svolge ogni quattro anni ed è riservata agli IMOCA, monoscafi di 18 piedi. Questa edizione vedrà al via cinque scafi nuovissimi, messi in acqua nel 2023, mentre la barca più datata è del 2007. Anche se la regata è una, informalmente le classifiche e gli arrivi fanno riferimento a barche simili, che rientrano nella “vecchia” o “ultima” generazione a seconda del livello di aderenza alle ultime regole di classe e alla presenza o meno dei foil (appendici che permettono alle barche di sollevarsi sul pelo dell’acqua).
Fu Robin Knox-Johnston, nel 1968, a vincere la prima edizione della regata in 313 giorni. Un exploit che impresse il suo nome per sempre nel mondo della vela, e rese altrettanto famoso colui che avrebbe quasi certamente vinto al suo posto, se solo non avesse deciso di far proseguire la scia del suo Joshua per un’altra mezza circumnavigazione intorno al mondo, “perché in mare era felice”: Bernard Moitessier.
Tempi, motivazioni, barche e spiriti lontani anni luce dalla Vendée Globe di oggi, in cui le cerbottane per segnalare la propria posizione dei tempi di Moitessier sono state sostituite con tracker che permettono il posizionamento delle barche sull’oceano in tempo praticamente reale. Ma se la tecnologia è ovviamente avanzata e consente di compiere lo stesso percorso in meno di un terzo del tempo (il record attuale di percorrenza è di 74 giorni, stabilito da Armel Le Cléac’h), le difficoltà nell’affrontare venti, onde, ghiacci e solitudine sono rimaste le stesse. Forse, anzi, si sono aggiunte altre preoccupazioni derivanti da “nuovi rischi”, come l’aumento notevole del traffico marittimo e il pericolo sempre maggiore di collidere con oggetti flottanti non identificati e non visibili.
Fra i 40 skipper in partenza il 10 novembre, l’unico italiano sarà Giancarlo Pedote a bordo di Prysmian, una barca disegnata da VPLP/Guillaume Verdier e messa in acqua nel 2015, che il velista fiorentino ha sottoposto a un refitting intenso proprio in vista della sua seconda partecipazione alla Vendée Globe. Nel 2020 aveva concluso ad un’ottimo ottavo posto, a sole 19 ore dal primo, dopo 80 giorni di navigazione: un’avventura le cui emozioni erano state raccolte nel suo libro “l’Anima nell’Oceano“.
Per seguire la regata, visitare il sito https://www.vendeeglobe.org/en