Quando si apre il tracker della Vendée Globe, giro del mondo in solitario passando per i tre grandi Capi, senza scalo né assistenza, le 39 barche ancora in gara sembrano stranamente grandissime, rispetto all’oceano Atlantico che stanno solcando. Eppure lì, in mezzo al mare, non sono che piccoli puntini.

A due settimane dall’inizio della regata, la flotta sta tracciando una linea molto ordinata di avvicinamento al primo dei grandi “cancelli” da superare: il Capo di Buona Speranza, in Africa del Sud. Le condizioni in questi ultimi giorni di regata, raccontano molti da bordo, sono state idilliache, grazie a una bassa pressione che ha regalato mare piatto e vento sui 17-20 nodi, tanto che si sono succeduti vari record di percorrenza. L’ultimo registrato, quello di Yoann Richomme a bordo di Paprec-Arkea, ha visto il francese solcare 579.86 miglia in 24 ore.

Per quanto riguarda la classifica, non si registrano grandi cambiamenti al vertice, con Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance), Thomas Ruyant (Vulnerable) e Richomme che navigano a meno di 90 miglia di distanza. Giancarlo Pedote (Prysmian), unico italiano in gara, si trova nel gruppo inseguitore, attualmente in 28esima posizione.