14 dicembre 2015

Verso Rio 2016: Tartaglini e Bissaro-Sicouri i nuovi selezionati

14 dicembre 2015

Nelle tavole femminili ci sarà Flavia Tartaglii, nei Nacra 17 Bissaro-Sicouri, il cammino verso Rio 2016 è già iniziato

Verso Rio 2016: Tartaglini e Bissaro-Sicouri i nuovi selezionati

Nelle tavole femminili ci sarà Flavia Tartaglii, nei Nacra 17 Bissaro-Sicouri, il cammino verso Rio 2016 è già iniziato

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Il Consiglio Federale riunitosi a Genova, presso la sede della Federazione Italiana Vela, ha ufficializzato con propria delibera la proposta della Direzione Tecnica per la presentazione al CONI di altri due equipaggi azzurri, dopo quello formato da Giulia Conti e Francesca Clapcich per la disciplina skiff femminile, che potranno far parte della Spedizione Olimpica a Rio 2016, una volta approvato dal Comitato Olimpico Nazionale. L’individuazione riguarda la disciplina della tavola a vela femminile e del catamarano per equipaggi misti, e in entrambi i casi si tratta di equipaggi preselezionati all’inizio del 2015.

Nel primo caso, l’atleta confermata dalla Federazione per Rio 2016 è Flavia Tartaglini, mentre per quanto riguarda il catamarano, si tratta dell’equipaggio formato da Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, ratifiche che giungono a conferma del livello raggiunto e consolidato sia dalla Tartaglini, seguita dal Tecnico Adriano Stella, che da Bissaro-Sicouri, seguiti dal Tecnico Gabriele Bruni.

Classe RS:X - Flavia Tartaglini - Foto Fabio Taccola©

Classe RS:X – Flavia Tartaglini – Foto Fabio Taccola©

Nata a Roma il 2 febbraio 1985, laureata in Scienze della Comunicazione e tesserata per le Fiamme Gialle, il Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza, Flavia Tartaglini si appresta a partecipare alla sua prima Olimpiade, che arriva dopo anni di successi nella disciplina della tavola a vela, prima giovanile e poi olimpica. Amante di tutti gli sport legati al mare, allegra, curiosa e iperattiva, Flavia è una sportiva a tutto tondo che nell’ultimo quadriennio ha trovato un equilibrio tale da consentirle di primeggiare negli eventi di respiro internazionale, con diverse vittorie in Coppa del Mondo ISAF (circuito già vinto nel 2012) l’ultima delle quali, quest’anno, nella tappa di Weymouth&Portland, a cui è seguito un argento conquistato nella finale di Abu Dhabi. “Per me i Giochi sono la massima espressione dello sport e dell’agonismo, il risultato del sudore di tanti sacrifici che soltanto chi pratica sport ad alto livello agonistico può capire. Non c’è niente di meglio dell’Olimpiade: amo il fatto che sia una sfida con mezzi uguali per tutti, in cui vince chi riesce a esprimersi meglio. Inoltre, per un motivo o per un altro, ogni volta che sono salita sul gradino più alto del podio di una regata importante, non ho mai avuto la fortuna di poter sentire l’inno. E’ una cosa che mi manca e so bene in quale contesto vorrei ascoltarlo”.

Progettata e costruita dalla Neil Pryde, nome noto nell’ambito delle regate per la realizzazione di vele, l’RS:X è tavola a vela olimpica, sia per la categoria maschile che femminile, a partire dai Giochi di Pechino 2008, entrata in sostituzione del Mistral One design e confermata sia per Londra 2012 che per Rio. Più larga e voluminosa rispetto al predecessore, dotata di una vela più grande e steccata, con albero e boma in carbonio, l’RS:X è adatta anche al vento leggero e ad atleti più pesanti, ed è considerata l’evoluzione moderna del windsurf grazie alle sue grandi prestazioni. Le dimensioni della vela, nella versione per donne, è di 8.5 mq (9.5 per gli uomini).

Classe Nacra 17 - Vittorio Bissaro (a destra) e Silvia Sicurì (a sinistra) - Foto Fabio Taccola©

Classe Nacra 17 – Vittorio Bissaro (a destra) e Silvia Sicurì (a sinistra) – Foto Fabio Taccola©

Nato a Verona l’1 giugno 1987, laureato in Ingegneria Aerospaziale e tesserato per le Fiamme Azzurre, il Gruppo Sportivo della Polizia Penitenziaria, anche Vittorio Bissaro, timoniere del catamarano Nacra 17, è alla sua prima partecipazione olimpica, discorso che vale anche per Silvia Sicouri, prodiere, nata a Genova il 27 settembre 1987, laureata in Ingegneria Gestionale e tesserata ugualmente per le Fiamme Azzurre. Estroverso, disponibile e molto competitivo il primo, tenace, brillante e mai arrendevole la seconda, i due, Campioni Italiani in carica, formano

Un equipaggio coeso che in poco tempo è riuscito a salire ai vertici della neonata classe olimpica del Nacra 17, raggiungendo risultati di rilievo internazionale in una categoria che vanta campioni famosi e affermati, vedi le vittorie in Coppa del Mondo ISAF a Miami (2014 e 2015) e Hyeres (2014), nonché nel circuito di Coppa Europa sul lago di Garda (2014 e 2015) e a Kiel (2014), l’argento all’Europeo 2014 e il quarto posto al Mondiale 2014 e all’Europeo 2015.

L’obiettivo d’inizio quadriennio era riuscire ad andare ai Giochi di Rio ed è importante per noi averlo raggiunto. La strada è ancora lunga, ma sentiamo di aver messo un altro mattone fondamentale nel nostro obiettivo di potere essere tra quelli che giocano per il podio l’anno prossimo: so che è una sfida che comporta tante difficoltà, ma non sono poi così diverse da quelle che abbiamo affrontato finora”, spiega Vittorio. “Nel frattempo dobbiamo continuare a lavorare con impegno, serietà e passione, sempre di più e sempre meglio”, aggiunge Silvia. “Poi, quando sarà il momento, penseremo a fondo alla regata olimpica”.

Ultima arrivata, assieme al 49er FX, tra le classi olimpiche, il Nacra 17 è un moderno e velocissimo catamarano lungo 5 metri e 25, largo 2 metri e 59, per circa 130 chili di peso, con randa, fiocco, gennaker, derive curve e doppio trapezio. Disegnato nel 2011 dal duo di progettisti americani Morelli & Melvin e realizzato dal cantiere, anch’esso statunitense, Nacra Sailing, nel maggio del 2012 è stato selezionato dall’ISAF per entrare a far parte del programma olimpico per i Giochi del 2016 e del 2020, e rappresenta il ritorno del multiscafo alle Olimpiadi dopo la lunga epopea del Tornado, la cui ultima apparizione olimpica risale a Pechino 2008. La principale novità del Nacra 17 – barca tecnicamente all’avanguardia, capace di volare sull’acqua a grandi velocità, letteralmente, grazie alle appendici curve – è rappresentata dall’equipaggio, che per regolamento deve essere formato da un uomo e una donna, indifferentemente nei ruoli di timoniere e prodiere. Una novità assoluta, che ha dato ulteriore linfa a questa classe che in soli tre anni ha già raggiunto dei numeri considerevoli, coinvolgendo nel sogno olimpico campioni già affermati nell’ambito della Coppa America e delle grandi regate oceaniche.

 

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