Volvo Ocean Race: una seconda tappa a rischio cicloni tropicali
Da Cape Town ad Abu Dhabi, 6125 miglia di regata per la seconda tappa della Volvo Ocean Race che si annuncia tesa e spettacolare. Quali sono le insidie della Leg 2?
Da Cape Town ad Abu Dhabi, 6125 miglia di regata per la seconda tappa della Volvo Ocean Race che si annuncia tesa e spettacolare. Quali sono le insidie della Leg 2?
Da Cape Town ad Abu Dhabi, 6125 miglia di regata per la seconda tappa della Volvo Ocean Race che si annuncia tesa e spettacolare. Tutti all’inseguimento di Azzam/Abu Dhabi con skipper Ian Walker, che con la vittoria della prima tappa e la conquista della In port Race di Cape Town si è guadagnato il ruolo di favorito.
Quali sono le insidie che attendono gli equipaggi in questa leg 2? Quella dei pirati sembra, momentaneamente, scampata. Il CEO Knut Frostad ha rassicurato sul rischio pirateria, definendolo non significativo al momento. Niente stop in località segrete quindi, come si era visto durante l’ultima edizione. Le maggiori difficoltà arriveranno dunque dal meteo. La seconda tappa è infatti a rischio cicloni tropicali in questa stagione. Dalla zona di convergenza intertropicale, che i team attraverseranno ancora una volta per risalire verso nord, questi sistemi meteo muovono pericolosamente verso sud e la formazione di uno di questi può portare grossissime difficoltà ai VO65.
Tatticamente è molto importante anche la parte iniziale della regata, con la scelta di restare vicino l’Africa e sfruttare le sue termiche, o fare rotta sudovest a cercare i flussi intensi da ovest a costo di percorrere una strada più lunga. Abu Dhabi Ocean Racing parte da favorito, Dongfeng cerca conferme, Team Brunel vuole la zampata vincente così come Vestas, Alvimedica e Team SCA sembrano in grande crescita e Mapfre cerca assolutamente riscatto dopo l’ultimo posto in leg 1. Ottimi ingredienti per 6125 miglia di battaglia.
Argomenti: Daily Nautica, ocean-race