18 aprile 2016

Disastro ambientale a Genova: esplode tubo della raffineria Iplom, petrolio in mare

18 aprile 2016

Sul posto stanno lavorando senza sosta i Vigili del Fuoco, ma purtroppo gli stessi Vigili ci hanno confermato la realtà: "Si il petrolio è finito in mare, difficile contenerlo stanotte"

Disastro ambientale a Genova: esplode tubo della raffineria Iplom, petrolio in mare

Sul posto stanno lavorando senza sosta i Vigili del Fuoco, ma purtroppo gli stessi Vigili ci hanno confermato la realtà: "Si il petrolio è finito in mare, difficile contenerlo stanotte"

2 minuti di lettura

Appresa la notizia della rottura di un tubo della raffineria Iplom siamo saliti in macchina direzione Polcevera. Non occorre conoscere esattamente il posto per arrivare in zona, basta aprire il finestrino e odorare l’aria: non appena si stente un odore nauseabondo di combustibile siete sul posto giusto, accostate la macchina e affacciatevi sul fiume.

Il Polcevera ci è apparso come un fiume nero, color pece, impossibile distinguere il fondo che normalmente è ben visibile. Sul posto stanno lavorando senza sosta i Vigili del Fuoco, ma purtroppo gli stessi Vigili ci hanno confermato la realtà: “Si il petrolio è finito in mare, difficile contenerlo, adesso stiamo arginando i danni e limitando il disastro. Impossibile al momento quantificare i metri cubi  fuoriusciti e quanto greggio sia finito in mare”. Alla foce del Polcevera è sul posto la Guardia Costiera che ha sorvolato a lungo la zona per monitorare la situazione.

Ci siamo spinti fino alla foce, nonostante la zona non sia facilmente accessibile: gli uomini dei Vigili del Fuoco e gli altri coinvolti nell’emergenza hanno continuato a lavorare senza sosta per arginare il greggio, aspirarlo ove possibile e fare tutte le operazioni di messa in sicurezza. Nonostante tutto oltre la diga foranea, anche in virtù della rotazione del vento dai quadranti meridionali verso quelli settentrionali, sono comparse le prime consistenti tracce di petrolio.

Nel frattempo iniziano ad emergere i primi dati del disastro ipotizzabile in almeno 680 mila litri, per un totale di almeno 4 km di fiume da ripulire. La Iplom ha dichiarato che l’incidente è avvenuto nel corso di un trasferimento di Petrolio da una nave ormeggiata al Porto petroli di Multedo. La raffineria è attualmente sotto sequestro per ordinanza della Procura ed è stato aperto un fascicolo per disastro ambientale, tra gli indagati il direttore della raffineria.

Foto scattate sul letto e alla foce del Polcevera, di proprietà di Liguria Nautica riproducibili previa citazione della fonte con link attivo

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2 commenti

  1. Mario Caponegro says:

    secondo la v/s mentalità balorda dovremmo fare tutti gli skipper e veleggiare in giro per il mondo, pagati da chi? L’odore nauseabondo??!! Ma non fate ridere i polli, quello è il profumo dell’industria che vi ha permesso di avere la vita che godete e perfino le fottute barche con le quali andate in giro.
    Non esiste un sito al mondo dove c’è stato versamento di greggio che sia così disastrato dopo poco tempo come tentate di far credere ai coglioni che si bevono tutte le …….. che raccontate.