Fjärdskär: l’isola finlandese accessibile solo alla donne va all’asta
Il progetto “SuperShe Island” era stato pensato per la rigenerazione ed il benessere psico fisico femminile
Il progetto “SuperShe Island” era stato pensato per la rigenerazione ed il benessere psico fisico femminile
A 3 miglia nautiche dalla costa meridionale della Finlandia, nel cuore dell’arcipelago chiamato Tenhola, si trova la verde isola di Fjärdskär. La sua superficie di circa tre ettari e mezzo, coperta da una rigogliosa vegetazione, è circondata da un mare talmente azzurro da fare invidia ai Caraibi. Niente di più e niente di meno, comunque, delle tante altre isole che navigano sul gelido mar Baltico. La sola Finlandia ne possiede circa 188 mila di cui almeno 20 mila abitabili e 430 effettivamente abitate.
La vera particolarità di Fjärdskär però è che è un’isola riservata alla sole donne. Gli uomini, si legge nello statuto dell’isola, possono accedervi solo per il tempo strettamente necessario ad eseguirvi lavori di manutenzione, tipo riparare rubinetti, sistemare la wifi o aggiustare l’impianto elettrico. Questo regola vale dal 2017, quando Fjärdskär fu acquistata da una danarosa imprenditrice tedesca, Kristina Roth, che ha voluto creare un resort dotato di ogni confort pensato esclusivamente per il benessere e la rigenerazione femminile.
Una isola senza uomini
La faccenda, a suo tempo, destò non poche polemiche e non soltanto per la scelta di escludere categoricamente gli uomini. Per alloggiare nell’esclusivo resort dell’isola infatti, le aspiranti ospiti dovevano compilare decine di moduli, motivare efficacemente la loro richiesta e sottoporsi ad un lungo colloquio con la proprietaria il cui giudizio finale era insindacabile. Tra i requisiti per essere ammesse, non mancava una discreta disponibilità finanziaria, considerato che una sola settimana di permanenza nell’isola costava quasi 5 mila euro.
Una cifra francamente esagerata, se si tiene conto che il resort non era esattamente una struttura, come si dice, dotata di tutti i confort. Le ospiti, non più di dieci alla volta, venivano alloggiate in piccoli bungalow in stile nordico, graziosi finché si vuole ma senza troppe comodità. Ma anche questo, evidentemente, faceva parte del percorso per ritrovare se stesse e riconciliarsi con la natura. Il punto forte del progetto, che Kristina Roth volle chiamare SuperShe Island, erano infatti le tante attività mirate a rigenerare il benessere fisico e mentale delle ospiti: yoga, meditazioni, immersioni spirituali nei ruscelli della foresta, reiki, passeggiate motivazionali, workshop su salute, carriera e leadership, saune e massaggi di tutti i tipi. Cucina esclusivamente ayurvedica, indispensabile per bilanciare i “dosha”, cioè le energie vitali, secondo l’antica filosofia orientale.

Le selezionate ospiti di Fjärdskär si dedicano alo yoga
SuperShe Island
Qualcuno – me compreso – potrebbe pensare che per partecipare ad una “vacanza rigenerante” del genere dovrebbero prima puntargli una pistola alla tempia, ma SuperShe Island ottenne invece un incredibile successo tra il pubblico femminile. Tanto che l’imprenditrice Kristina Roth decise di spostare la sua attività mirata, come dichiarò, “ad aprire spazi rigeneranti creati dalle donne, per le donne” negli Stati Uniti. Oggi SuperShe non è più un’isola ma una “community” di empowerment femminile, diffusa in tutta l’America che organizza corsi, seminari e quant’altro nelle maggiori città statunitensi. Community dai risvolti hight tech, considerando che vola alto anche nel web tramite social, blog e l’immancabile app. Notizia degli ultimi giorni è che attraverso la community di SuperShe, la vulcanica Kristina ha lanciato anche un nuovo e premiato brand di bevande chiamato Mixoloshe che sta riscuotendo molto successo. Bevande ovviamente rigorosamente salutari e analcoliche!
L’isola va all’asta
Ma che ne è stato dell’isola di Fjärdskär che ha visto nascere il progetto? Nel 2023 l’isola è stata venduta ad un manager bulgaro nel settore della navigazione, Deyan Mihov, che ha chiuso il resort senza peraltro sostituirlo con altre strutture ricettive. Ora Fjärdskär è completamente disabitata, ma non avendo cambiato il regolamento scritto dalla precedente proprietaria, l’isola rimane comunque accessibile solo alle donne, sia pure in linea di principio perché non vi sbarca più nessuno. Notizia dell’ultimo anno è che che il manager bulgaro, evidentemente poco interessato alla rigenerazione ayurvedica, ha messo Fjärdskär all’asta tramite Concierge Auctions, per un prezzo di partenza che si aggira sui 2 milioni di euro. Ma fino ad oggi, non ci sono compratori in vista per la rigenerante isola di Fjärdskär.
L’immagine di copertina è tratta da Indian Woman in Finland
L’immagine centrale è di Sothebysrealty
Argomenti: Finlandia, Mar Baltico
