I concessionari invocano la Brexit delle spiagge contro l’Unione Europea
Sbaglia l'UE a richiedere criteri più ampi per la selezione dei concessionari? Sbagliano gli attuali proprietari delle concessioni a protestare e a difendere le posizioni acquisite? E intanto, facendo una passeggiata su un qualsiasi litorale del ponente ligure, le strutture dei lidi si affastellano sulle spiagge, coprendo perfino la visuale del mare dalla strada
Sbaglia l'UE a richiedere criteri più ampi per la selezione dei concessionari? Sbagliano gli attuali proprietari delle concessioni a protestare e a difendere le posizioni acquisite? E intanto, facendo una passeggiata su un qualsiasi litorale del ponente ligure, le strutture dei lidi si affastellano sulle spiagge, coprendo perfino la visuale del mare dalla strada
Ne avevamo parlato qualche giorno fa, quando la Camera ci ha messo una pezza per salvare la stagione balneare, ma il braccio di ferro tra la UE e alcuni paesi membri in tema di concessioni balneari non è finito, anzi.
La Corte di Giustizia Europea ha infatti ribadito che la proroga automatica e generalizzata è illegittima fino al 2020, così come l’ha proposta il Governo, è illegittima. Il futuro potrebbe essere una gara di assegnazione delle concessioni su scala internazionale, così da liberalizzare il business e garantire una reale competizione tra le aziende candidate. Un’intenzione che ovviamente ha fatto infuriare i titolari attuali delle concessioni balneari, che soprattutto in Liguria non celano il malumore contro il provvedimento UE.
In segno di protesta infatti molti stabilimenti del ponente ligure stanno esponendo la bandiera inglese, quasi a invocare una “Brexit delle spiagge”, una provocazione silente che non è passata inosservata agli osservatori più attenti.
Dove sta la ragione? Sbaglia l’UE a richiedere criteri più ampi per la selezione dei concessionari? Sbagliano gli attuali proprietari delle concessioni a protestare e a difendere le posizioni acquisite? E intanto, facendo una passeggiata su un qualsiasi litorale del ponente ligure, le strutture dei lidi si affastellano sulle spiagge, coprendo perfino la visuale del mare dalla strada.
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità, viaggi-e-vacanze
Indubbiamente nel corso di questi anni i titolari delle concessioni hanno fatto notevoli investimenti, indubbio e’ anche il fatto che hanno goduto di una ingiustificata rendita di posizione lucrando in maniera sfacciata di questa situazione.
Emblematica e’ la situazione del Lido di Ostia (X Municipio romano) commissariato per mafia dove il mare non si vede piu’. Inoltre non esiste una concorrenza tra i diversi stabilimenti i quali allineano ogni anno i loro prezzi al rialzo.
Benvenga la normativa europea che porrà fine a questo stato di cose talvolta monopolizzato da persone di dubbia moralità (almeno nel litorale romano). E’ infatti di questi giorni la notizia del sequestro da parte della GdF di alcuni stabilimenti di Ostia su ordine della Procura romana.