04 gennaio 2017

Mike Horn “vola” verso il Polo Sud

04 gennaio 2017

L’esploratore sudafricano sta cercando di attraversare l’Antartide nell'ambito della competizione Polo2Polo.

Mike Horn “vola” verso il Polo Sud

L’esploratore sudafricano sta cercando di attraversare l’Antartide nell'ambito della competizione Polo2Polo.

3 minuti di lettura

Un viaggio di 42.000 km attorno alla Terra, passando per i Poli  e usando una barca a vela per spostarsi sugli oceani da un continente all’altro e le proprie gambe sulla terraferma. Si tratta della Polo2Polo, ed è questa l’ultima impresa di Mike Horn l’esporatore sudafricano che in due decenni ha visitato alcuni dei luoghi più ameni e remoti della terra. Mike, dopo essersi laureato all’università di Stellenbosch, lascia il Sudafrica nel 1990 e arriva in Europa, dove inizia a lavorare come maestro di sci, e guida di rafting. Nel 1991 compie la sua prima esplorazione nelle Ande peruviane in parapendio e nel 1997 in 6 mesi attraversa in solitaria il Sudamerica, dal Pacifico al Rio delle Amazzoni, che percorre in hydrospeed e canoa, per 7000 km. Nel 2002 tenta di raggiungere il Polo Nord in solitaria senza assistenza, ma dopo 45 giorni deve abbandonare l’impresa a causa del congelamento delle dita. Appena un mese dopo l’amputazione parziale di alcune dita, Mike parte par la sua più grande avventura: il giro del mondo al circolo polare artico, in solitaria e senza avvalersi di mezzi motorizzati o di cani da slitta.

La sua barca a vela si chiama “Pangea” un 35 metri con due alberi, 600 metri quadri di vela come superficie massima. Il Pangea, sponsorizzato da Mercedes-Benz, è provvisto di un centro comunicazione che può trasmettere video e immagini in alta qualità da ogni parte del mondo inoltre Pangea è provvisto del sistema BlueTec, un motore volto a fornire la minore emissione possibile. Infine le sue batterie si ricaricano tramite dei pannelli solari posti sullo scafo.

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Mike Horn durante una delle sue tappe in Antartide

Per la Pole2Pole è partito dal principato di Monaco circa otto mesi fa con il suo Pangea per arrivare in Namibia e da li proseguire a piedi attraverso il delta dell’Okavango, in Botswana, per poi raggiungere Città del Capo, in Sudafrica, dove l’attendeva il Pangea per navigare nel mare di Capo di Buona Speranza e studiare lo squalo bianco, una specie a rischio di estinzione.

Dalla città sotto la Table Mountain il viaggio è ripreso con Pangea attraverso l’Oceano Indiano: rotta Sud, verso l’Antartide, facendo lo slalom nella distesa di ghiacci alla deriva che contorna il continente fino al difficile approdo in un punto a 2200 miglia a sud di Città del Capo. Da li Horn è ripartito per attraversare l’Antartide passando per il polo sud geografico con un kite e 200 chili di attrezzatura.

“Voglio arrivare al Polo per il 15 gennaio e concludere la traversata prima che il freddo aumenti”, ha dichiarato Mike nel suo messaggio di Capodanno. E poi dal Polo riprenderà la sua corsa in direzione nord per arrivare al suo Pangea poi da li proseguire alla volta dell’Australia prima e del Polo Nord successivamente.

Gianluca Pedemonte

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