Porti, a Savona un nuovo piano per la gestione dei rifiuti delle navi
Il documento approvato dalla Regione Liguria permette di aggiornare il sistema con cui vengono smaltiti i residui che ogni nave deve obbligatoriamente scaricare prima di salpare.
Il documento approvato dalla Regione Liguria permette di aggiornare il sistema con cui vengono smaltiti i residui che ogni nave deve obbligatoriamente scaricare prima di salpare.
E’ un piano più attento all’ambiente e alle nuove normative quello approvato dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale di Savona. Il documento, un aggiornamento del piano di raccolta e gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi, è stato varato con una delibera dalla Regione Liguria e rispecchia le nuove direttive europee che impongono un insieme di norme in tema di politiche ambientali mirate soprattutto al settore del trasporto marittimo. L’obiettivo è arrivare a ottenere il più alto livello di protezione ambientale, riducendo l’inquinamento dei mari causato dagli scarichi delle navi.
Le regole comunitarie attribuiscono alla sede savonese dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale il compito di redigere un piano di raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi che fanno scalo o che ormeggiano per più giorni nel bacino portuale di Savona e Vado Ligure.
Il piano deve inoltre specificare i trattamenti a cui sottoporre i residui, a seconda della tipologia, secondo quanto indicato dal testo unico ambientale. Alla base delle nuove procedure c’è l’obbligo a carico del comandante della nave di conferire i rifiuti prodotti nell’impianto portuale di raccolta prima di lasciare il porto. La nave deve infatti poter mollare gli ormeggi e iniziare la navigazione senza rifiuti a bordo, per tutelare maggiormente l’ambiente marino.
Le politiche comunitarie, infatti, ritengono di “interesse generale” la salvaguardia delle acque e delle coste, che rischia di essere messa a repentaglio da rifiuti liquidi e solidi scaricati in mare appena fuori dal porto. Un danno che, nel caso dell’ambito portuale di Savona e Vado Ligure, rischierebbe di essere enorme, data la vicinanza di alcune perle ambientali e località balneari allo scalo crocieristico, dei traghetti e industriale.
Il concessionario del servizio di raccolta rifiuti per il porto di Savona e Vado Ligure è la S.V. Port Service, che gestisce l’isola ecologica all’interno del porto. Approvando il piano, la Regione Liguria ha certificato che le procedure previste dall’Autorità di sistema portuale e dalla società che si occupa dello smaltimento rifiuti risultano “conformi alle normative ambientali vigenti”.
Giuseppe Orrù
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità, Daily Nautica, shipping