Spiagge bellissime ma da evitare: quando il sogno si trasforma in incubo
Niente è più rilassante di una spiaggia. Almeno finché la immaginiamo. Perché non è tutto oro quello che luccica, così come non sono tutti paradisi le spiagge che sembrano tali
Niente è più rilassante di una spiaggia. Almeno finché la immaginiamo. Perché non è tutto oro quello che luccica, così come non sono tutti paradisi le spiagge che sembrano tali
Stare su una bella spiaggia a prendere il sole o a fare una nuotata in un mare cristallino è un desiderio piuttosto comune. Soprattutto se la spiaggia in questione è una di quelle da cartolina, con la sabbia bianca finissima e l’acqua azzurra. Ma a volte anche il luogo più idilliaco può nascondere qualche insidia. Perché se esistono spiagge da sogno, esistono anche quelle da incubo. Se poi una spiaggia da incubo ha le sembianze di una da sogno, prendere il sole o fare il bagno è l’ultima cosa da desiderare.
Ecco alcune delle spiagge più belle e più pericolose che potreste visitare in uno dei vostri viaggi.
Fraser Island (Australia)
Situata al largo della costa meridionale dello stato del Queensland, è la più grande isola di sabbia del pianeta. Il suo nome aborigeno “K’gari” significa “Paradiso”, nome che ben descrive questo luogo di eccezionale bellezza, che fa parte del patrimonio dell’UNESCO. Peccato che nelle acque di questo “paradiso” vi siano fortissime correnti marine, a cui si aggiungono numerosi squali, meduse e coccodrilli che nuotano tranquillamente a pochi metri dalla riva. Per non parlare poi dei velenosissimi ragni che si nascondono nella sabbia o dei famosi Dingo, i cani selvatici australiani, protagonisti di frequenti incursioni nella zona.
Cape Tribulation (Australia)
Sempre nel Queensland ma sulla splendida costa settentrionale, si trova uno dei luoghi più pericolosi al mondo per quanto riguarda gli attacchi di meduse. Questa zona, dove coesistono ben due aree patrimonio dell’UNESCO (la Grande Barriera Corallina e la foresta di Daintree, la foresta pluviale più antica del mondo), ogni anno tra la fine di ottobre e l’inizio di maggio si popola delle famigerate Cubomeduse, tra le creature più velenose al mondo e potenzialmente mortali persino per l’uomo e delle minuscole ma altrettanto letali meduse Irukandji. È possibile, inoltre, trovare serpenti e ragni velenosi, coccodrilli marini e il Casuario australiano, un uccello che può raggiungere i 2 metri di altezza e diventare molto aggressivo se disturbato.
Gansbaai (Sudafrica)
Famosa località turistica sulla costa sud-occidentale del Sudafrica, il suo nome in lingua olandese e afrikaans significa “Baia delle oche”, nome alquanto ironico se si pensa che la zona ha la più alta densità al mondo di esemplari del Grande Squalo Bianco. Non solo, a pochi km di distanza si trova una delle più famose riserve di caccia di questo animale, lo stretto canale tra le isole di Dyer Island e Geyser Rock, chiamato proprio Shark Alley (“Vicolo dello Squalo”), dove risiede una colonia di oltre 50.000 otarie, il cibo preferito degli squali.
Hanakapiai (Hawaii)
Si trova sulla costa orientale dell’isola di Kauai (“L’isola Giardino”) e viene considerata una delle più belle spiagge delle Hawaii. Ma, sebbene le sue acque appaiano tranquille e non siano infestate da creature letali come squali o meduse, è altrettanto temibile. Fortissime correnti marine, infatti, provocano onde molto alte e potenti che la rendono estremamente pericolosa e praticamente off-limits.
Manuela Sciandra
Fonti Foto: www.beautifulworld.com, p1.trrsf.com, www.tourist-destinations.com, www.wallpapers13.com
Argomenti: mare, spiagge, viaggi-e-vacanze